Conorbis protensus (Michelotti, 1861)
Descrizione:
Descritta originariamente come Pleurotoma protensa (3).
Espèce allongée, fusiforme, la spire du dernier tour est plus courte: les tours, au nombre de huit ou neuf, sont légèrement convexes: leur partie supérieure est divisée en deux par un sillon au-dessus duquel on voit de nombreuses stries qui se courbent en dedans, tandis que l'autre est lisse: le dernier tour est sillonné profondément vers sa moitié inférieure (3).
Specie allungata, fusiforme, il giro dell'ultimo giro è più corto: i giri, in numero di otto o nove, sono leggermente convessi: la loro parte superiore è divisa in due da un solco sopra il quale si vedono all'interno molte striature ricurve, mentre l'altro è liscio: l'ultimo giro è profondamente solcato verso la sua metà inferiore (3).
Osservazione. — Potrebbe essere una derivazione dell'affine forma eocenica C. subangulatus (Desh.). Questa specie è assai mutevole, tanto che credetti opportuno segnalarne le principali variazioni. Però in causa del cattivo stato di conservazione della maggior parte degli esemplari alcune determinazioni riescono alquanto incerte, ed anzi non sarebbe improbabile che ulteriori ritrovati di fossili migliori possano modificare alcune attribuzioni e forse elevare al grado di specie forme che provvisoriamente considero solo come varietà del tipico C. protensus (1).
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