Conus
(Chelyconus) gastriculus (Coppi, 1876)
Descrizione e caratteristiche:
Il
nome « Conus gastriculus mihi » appare per la prima volta, nudo, nel
Catalogo di Doderlein (1862). Nel 1876 Coppi (pag. 9) ne dà una descrizione
sommatia e un sommario confronto, indicandola come « Conus gastriculus
Dod. mihi »: « Testa parva, turbinata, gracili, laevi, inferne et superne
tantum striata; spira depressa, plano-conica; suturis canaliculatis; ultimo
anfractu ventricoso; apertura elongata, basi dilatata; columella subcontorta.
«E’ affine al Conus fusco-cingulatus Bronn e forse potrebbe meglio
costituire una varietà anziché una distinta specie; Terreno: Tortoniano,
località: Montegibbio - raro ». La specie é dunque valida come Conus
gastriculus Coppi (e non C. gastriculus Dod. Coppi, come dallo
stesso Coppi proposto e da Sacco (1893, pag. 107 seguito), in accordo con
Tomlin (1937, pag. 235) e Hall (1964, pag. 146) (3).
Conus gastriculus Coppi, (3)
Coppi,
1876, pag. 9 (n. 18 (300)).
«
Conchiglia piuttosto piccola, a guscio esile. Ultimo giro mediamente allungato,
lievemente rigonfio al di sotto della spalla; male visibili i solchi
spirali, più marcati alla base. Apertura abbastanza ampia e aprentesi verso la
base. Labbro esterno ricurvo. Spalla da angolare a debolmente globosa. Spira di
dimensioni ridotte, generalmente depressa, convessa. Giri spirali da convessi a
piatti, ad eccezione degli ultimi due, che si presentano concavi o addirittura
canalicolati ».
Dimensioni
del neotipo: lunghezza mm. 21, larghezza mm. 13, altezza spira mm. 3,8.
Località
tipo: Montegibbio (Appennino Modenese).
Età:
Miocene medio-superiore (Tortoniano).
Collocazione:
Museo Paleontologico dell’Università di Modena, numero di Catalogo 5570.
E’ una conchiglia dalla
forma turbinata, di dimensioni medio grosse. La protoconca è formata da 1,5 – 2
giri. Le spire sono moderatamente alte e piane. Sulle spire si possono
osservare 5-6 fini linee spirali che si incrociano con sottili linee di
accrescimento dall’andamento sinusoidale. La sutura è ben marcata. L’ultimo
giro è ventricoso e ornato con due ampie bande di colore ocra. All’interno
della fascia ocra superiore si possono notare numerosi puntini bianchi e
macchie informi più grandi. Alla base sono presenti striature in
rilievo ben marcate. L’apertura è abbastanza ampia e il labbro è quasi
parallelo, più stretto verso la spalla (2).
Questa specie è stata descritta sulla base di
alcuni esemplari relativamente mal conservati, e questo potrebbe essere il
motivo per cui non si fa riferimento al disegno ornamentale e alla colorazione.
E' una specie molto rara in tutto il Miocene (Davoli, 1972), con
affinità con il Conus ventricosus (Gmelin, 1791) e con il Conus
bitorosus (Fontannes, 1880). La prima si differenzia in forma complessiva,
le dimensioni e le decorazioni. Quanto al secondo, ci sono forme molto simili,
ma si osservano alcuni caratteri discordanti, come: ventrosità, la diversa
sagomatura della spalla, la depressione nella parte basale e in particolare la
sua ornamentazione, che sembra confermare il fatto che si tratti di una specie
separata (2).
Distribuzione
cronostratigrafica e geografica:
medio-inferiore Miocene
(Burdigaliano-Langhiano): Colli Torinesi
(Piemonte, Italia), raro (Sacco, 1893).
Miocene superiore (Tortoniano): Montegibbio,
Tortona (S. Agata), Stazzano (Italia), non raro (Sacco, 1893; Davoli,
1972).
Pliocene inferiore (Zancliano): Savona,
Zinola, R. Torsero (Liguria, Italia), non raro (Sacco, 1893; Davoli,
1972); Toscana (C. Chirli, 1997), Velerin, Padrón (Estepona, Málaga).
Pliocene inferiore: Dar
Bel Amri (Marocco)
Pliocene Medio: Rio Rosello
(Italia)
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Conus gastriculus (5) |
Conus gastriculus (2) mm. 31 |
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Conus gastriculus (1) Tav. X fig. 17 |
Fig. 1a, b - Conus gastriculus Dod. Coppi. (3) Collezione Doderlein, n.ro di Cat. 5622. Museo paleontologico Università di Modena. Esemplare figurato da Sacco, 1893, tav. 10, figg. 17a, b. Tortoniano: S. Agata. Lunghezza 20 mm., larghezza 11,5 mm.,
altezza spira 4 mm. |
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10 a, b, c, d - Conus gastriculus Coppi. Collezione Doderlein, n.ro di Cat. 5570. (3) Museo paleontologico Università di Modena. Tortoniano:
Montegibbio. Proposto come neotipo in sostituzione dell’Olotipo di Coppi,
irreperibile. Lunghezza 21 mm., larghezza 13 mm., altezza spira 3,8 mm. |
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Conus gastriculus 34,5 x 19,9 mm. Pliocene – Dar Bel Amri – Marocco [AZFC 452-01] |
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Conus
gastriculus
[AZFC 452-01] |
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Conus mercator mm 33,2 x 18,2 Is. Goreé -
Dakar (Senegal) [AZRC N. 711-01]
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Conus gastriculus 34,5 x 19,9 mm. Pliocene – Marocco [AZFC 452-01] |
Conus mercator mm 33,2 x 18,2 Is. Goreé -
Dakar (Senegal) [AZRC N. 711-01]
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Conus gastriculus (2) mm. 31 |
Conus
gastriculus
mm. 26 x 15 Rio Rosello (Italia) [Stefano Granelli] |
Conus gastriculus (3) Collezione Doderlein 5570 Neotipo in sostituzione dell’Olotipo di Coppi, irreperibile. 21 x 13 mm. |
Conus gastriculus (3) Collezione Doderlein 5622 20 x 11,5 mm. |
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Conus gastriculusmm. 26 x 15 – Rio Rosello (Italia) [Stefano Granelli] |
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Conus gastriculus
Pietrafitta,
Colle di Val d'Elsa, Prov. di Siena, Toscana
(Henk Boerman: Conus spongiopictus) Sulle spire
del Conus gastriculus si
possono osservare 5-6 fini linee spirali. Questo esemplare presenta caratteristiche
che lo avvicinano notevolmente all’attuale Conus mercator, come li
linee alla base più diradate e le rigature sulla spirali. |
Conus gastriculus
Piacenzian
Poggio alla
Staffa, Colle di Val d'Elsa, Provincia di Siena, Toscana, Italy
(Henk
Boerman: Conus subtextilis) Questo esemplare ha la spira
più elevata, come nell’esemplare illustrato da Chirli. Si può comunque
escludere che possa essere un Conus subtextilis, innanzitutto per la
colorazione completamente differente, che nel Conus subtextilis è costituita
da linee longitudinali con andamento a zigzag e da linee trasversali spesse e
distanti tra di loro. Nel Conus subtextilis il profilo della spira è
convesso . |
Bibliografia Consultata