Conus testudinarius (Hwass  Bruguiere, 1792)



Descrizione e caratteristiche:

Il Chelyconus testudinarius è un Conus del Tirreniano (Pleistocene Superiore) strettamente collegato al Chelyconus ermineus (Born, 1778) attuale, di cui è considerato un sinonimo. Questa specie è stata segnalata in Spagna, in Algeria e anche in Italia, presso Reggio Calabria, Ustica (Buccheri et al., 2014), l’Isola di Pianosa.

 

Durante il Pleistocene (iniziato circa 1.800.000 anni fa e terminato 10.000 anni fa), si sono più volte alternati lunghi periodi freddi e brevi periodi caldi. Nei periodi glaciali sono arrivati nel Mediterraneo gli "ospiti freddi", quali Arctica islandica, Panopea norvegica, Mya truncata Neptunea contraria, che attualmente vivono lungo le coste del Mare Baltico e dell'Oceano Atlantico settentrionale. Invece, nell'ultimo periodo interglaciale, durante il quale la temperatura media annuale era più alta di quella odierna, sono arrivati dalle coste atlantiche africane gli "ospiti caldi" come Strombus bubonius, Chelyconus testudinarius, Brachidontes senegalensis e altre specie, che attualmente vivono nelle coste tropicali del Senegal. E’ interessante notare che il Chelyconus ermineus è l’unico Conus che vive sia sul lato orientale sia sul lato occidentale dell’Oceano Atlantico.

 

L’osservazione comparata con il Conus ponderosus può far ritenere possibile che il Conus ermineus (Born, 1778) sia il più diretto discendente di tale specie: in entrambe le specie la spira è bassa ed ha l’apice mucronato; l’attacco dell’apertura alla spalla mostra una depressione; l’apertura è più ampia alla base; le strie alla base hanno il medesimo aspetto; l’ultimo giro è convesso; sull’ultimo giro si intravedono linee spirali distanziate in rilievo. La columella dell’esemplare di V. ponderosus illustrato è piegata verso l’interno per un di naturale evento traumatico. Il Conus ponderosus si sarebbe estinto nel Mar Mediterraneo, mentre avrebbe dato origine al Conus testudinarius lungo le coste africane. Quest’ultimo sarebbe successivamente ricomparso nel Mar Mediterraneo, durante l’ultimo periodo interglaciale.

 

Distribuzione.


 



 

Conus testudinarius

(Hwass in Bruguiere, 1792)

mm. 47

Barma Grande – Ventimiglia

 

 

 

 

 

       

 

 



Bibliografia Consultata

 

 

·        (1) - Hwass C.H. (1792). Cone. Conus. Pp. 586-757, in Bruguière J.G.. Encyclopédie méthodique ou par ordre de matières. Histoire naturelle des vers. volume 1. Pancoucke, Paris

·        (2) - Born, I. Von. (1778). Index rerum naturalium Musei Cæsarei Vindobonensis. Pars I.ma. Testacea. Verzeichniß der natürlichen Seltenheiten des k. k. Naturalien Cabinets zu Wien. Erster Theil. Schalthiere. [1-40], 1-458